Dienstag, 28. Juni 2011

Freitag, 10. Juni 2011

ALTA VIGILANZA

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Per la terza volta vidi il pezzo teatrale dei GUERRILHAS, a Lisbona: ALTA VIGILANZA. E ogni volta il pezzo trasmetteva sempre piú brividi, per via dell'altissima qualitá e bravura nella performance da parte degli attori.
Nonostante come sceneggiatura si esibirono su un palco ridottissimo come misura (o forse proprio graze a questo), tramite la loro bravura furono abilissimi di nel dare l'illusione di poter vedere davanti agli occhi la cella di una prigione, dando così spazio alla fantasia del publico.
Gli effetti sonori e le luci completareono il tutto perfettamente!

Tre prigionieri, ogn'uno con un passato e motivo diverso della propria carcerazione. Uno di loro rappresenta il capo di quella triste cella, col privilegio di comoditá e autoritá.
L'irarchia del gruppo costretto a convivere contro la propria volontá.
Ma alla fine tutti e tré nella stessa triste situazione.
Durante la storia sii sbranano tra di loro, ma sempre solidari tra di loro, contro i guardiani e il sistema che li tiene sotto quest'ALTA VIGILANZA!
Violenti, ma nello stesso tempo di buon cuore l'uno per l'altro, anche se sotto costante tensione e rabbia interna.

La prima e seconda volta che vidi il pezzo, l'esibizione era composta da soli tre personaggi.
La terza volta furono più di tre, esibendosi tra palco e publico. Il che rese il tutto come una sorta di Teatro in 3D, ma molto piú reale, trovandosi il publico nel mezzo della sceneggiatura e avendo cosi l'impressione di fungere come osservatore coinvolto proprio in mezzo a loro e la storia stessa.
Tra rumori, risse fisici e psicologici tra i prigionieri, confessioni dei loro drammi personali, dei loro sogni e speranze che si tramutarono in orrore nella loro vita, si notava come il publico era come ipnotizzato da quel che succedeva sul palco e intorno a loro.
I ragazzi sono, come amano autodefinirsi, attori diversi, forse non ancora del tutto professionisti. Ma sinceramente la loro bravura che vidi io e il resto del publico, superò molto il cosidetto professionismo interpretatorio dei cosidetti attori professionisti.

Il gruppo non ha leader. Composto da attori, artisti vari, e menti creativi, si chiama GUERRILHA, e li conobbì tramite due miei cari amici.
I GUERRILHA hanno una filosofia di lavorare, agire, vivere, e interpretare, diversa dallo standard che di solito si conosce dal mondo di TV, Cinema e teatro. Non rispettano regole di massmedia, ma creano delle nuove direttive, che fanno bene all'Arte, e che distrugge il mondo Trash proposto dei massmedia che conosciamo solitamente.
Un concetto unico che porta con se Realismo più identificatorio al cittadino comune o a chi segue la loro Arte. Innovativa e pura alla fine!!

Il pezzo teatrale di grande intensitá chiamato giustamente ALTA VIGILANZA, con origine brasiliana, adattato maestrosamente dai GUERRILHA nel loro paese.

Il messaggio di ALTA VIGINLANZA é chiaro:
Sono loro i prigionieri? Loro nella loro cella composta da pochi metri quadri? o siamo noi i prigionieri? I cosidetti Liberi, ma sempre dovendo seguire la vita come il sistema ci costringe con le sue norme e regole di vivere la nostra quotidianità senza possibilitá di tante alternative?











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Dienstag, 7. Juni 2011

QUI TI AMO

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Qui io ti amo.
Tra pini scuri si srotola il vento.
Brilla fosforescente la luna su acque erranti.
Passano giorni uguali, inseguendosi l’un l’altro.

Si dirada la nebbia in figure danzanti.
Un gabbiano d’argento si stacca dal tramonto.
A volte una vela. Alte, alte stelle.

O la croce nera di una nave.
Solo.
A volte mi alzo all’alba e persino la mia anima è umida.
Suona, risuona il mare lontano.
Questo è un porto.
Qui io ti amo.

Qui io ti amo e invano l’orizzonte ti occulta.
Ti sto amando anche in mezzo a queste cose fredde.
A volte vanno i miei baci su quelle navi gravi,
che corrono sul mare dove non arriveranno.
Mi vedo già dimenticato come queste vecchie àncore.
Sono più tristi le banchine quando ormeggia la sera.

Si stanca la mia vita inutilmente affamata.
Amo quel che non ho. Tu sei così distante.
La mia noia lotta con lenti crepuscoli.

Ma poi giunge la notte e inizia a cantarmi.
La luna proietta la sua pellicola di sogno.

Mi guardano con i tuoi occhi le stelle più grandi.
E poiché io ti amo, i pini nel vento
vogliono cantare il tuo nome con le loro foglie metalliche.



(Pablo Neruda)





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