Samstag, 28. Februar 2009

SE BASTASSE UNA CANZONE

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Non sono un fan di Ramazzotti. Peró alcune canzoni che ha fatto mi piacciono molto, per il loro significato.
Come questa che uscí negli anni novanta.

Se bastasse una canzone - Eros Ramazzotti


Se bastasse una bella canzone a far piovere amore
si potrebbe cantarla un milione, un milione di volte
bastasse gia, bastasse gia
non ci vorrebbe poi tanto a imparare ad amare di più

Se bastasse una vera canzone per convincere gli altri
si potrebbe cantarla più forte visto che sono in tanti
fosse così, fosse così
non si dovrebbe lottare per farsi sentire di più

Se bastasse una buona canzone a far dare una mano
si potrebbe trovarla nel cuore senza andare lontano
bastasse gia, bastasse gia
non ci sarebbe bisogno di chiedere la carità

Dedicato a tutti quelli che sono allo sbando
dedicato a tutti quelli che non hanno avuto ancora niente
e sono ai margini da sempre
dedicato a tutti quelli che stanno aspettando
dedicato a tutti quelli che rimangono dei sognatori
per questo sempre più da soli

Se bastasse una grande canzone per parlare di pace
si potrebbe chiamarla per nome aggiungendo una voce
e un'altra poi, e un'altra poi
finché diventa di un solo colore più vivo che mai

Dedicato a tutti quelli che sono allo sbando
dedicato a tutti quelli che venuti su con troppo vento
quel tempo gli è rimasto dentro

In ogni senso
hanno creduto, cercato e voluto che fosse cosi, che fosse cosi
hanno creduto, cercato e voluto che fosse cosi





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Freitag, 27. Februar 2009

STUPRI: LE STATISTICHE ITALIANE

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Si é parlato molto negli ultimi giorni. Stupri!
E di nuovo si punta il dito verso le minoranze. Cioé stranieri!
É molto facile in questo modo trovare il colpevole, ed é molto scontato trovare sempre tutto il male e dare le colpe.

Ma le statistiche confermano tutta un altra realtá. Secondo i dati del Viminale!

Infatti, si é rivelato che in sei casi su dieci, gli autori di violenze sessuali non sono stranieri, ma italiani!
Secondo i dati del ministero dell'interno, gli autori di stupro di nazionalitá italiana sono del 60,9%. E solo il 7,8% dei vielintatori sono rumeni, mantre il 6,3% provvengono dal marocco.
Nel 2008 sono stati individuati 8845 autori di stupro.

Fatevi i conti tramite le percentuali riportate sopra.

I dati parlano chiaro!






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LOOSE CHANGE

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É uno dei piú grande mistero di questo secolo. La distruzione delle torri gemelli nell'undici settembre del 2001.

Ufficialmente un attacco terroristico. Ma i dettagli lasciano moldi dubbi e domande. Specie nel documentario di Dylan Avery, LOOSE CHANGE!

Il documentario Loose Change raccoglie documentazioni, fatti, testimonianze, e pone diverse domande,alle quali non ci furono mai risposte.

Il documentario fu realizzato nel 2005, con un costo minimo di soli 2000$
Nello stesso anno fú raccolto nuovo materiale, e modificato per un costo totale di circa 5000$. Poco dopo venne fatta la versione recut.

Nel 2007 uscí l'ultima versione che si intitloa LOOSE CHANGE FINAL CUT.


Il film é basato su teorie, come scritto sopra, attraverso raccolte di materiale, documenti e testimonianze.
Molti particolari fanno venire dubbi.
Ad esempio come é stato possibile che, forse i due piú sicuri edifici del mondo siano crollati cosi facilmente? Qui vengono fatti, e dimostrati paragoni con altri edifici molto meno stabili del WTC, dove si ribattarono aerei, ma gli edefici non crollarono.
Viene fatto vedere pure l'attacco al Pentagono. Che fu mostrato al mondo, ma dove manca ogni traccia di un aereo.
Domande su domande. Le soluzioni non vengono spiegate neanche in Loose Change, ma fanno comunque dubitare su molte cose.


Guardate voi stessi e fatevi la vostra opignione.


LOOSE CHANGE SECOND EDITION







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Donnerstag, 26. Februar 2009

YOU DON'T FOOL ME

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You Don't Fool Me - Queen


You don't fool me
You don't fool me...
Da, da da da dah
Da da da dah
Da da dah...

You don't fool me - those pretty eyes
That sexy smile - you don't fool me
You don't rule me - you're no surprise
Youre telling lies - you don't fool me
Mmm, mama said be careful of that girl
Mama said you know that she's no good
Mama said be cool, don't you be no fool
Yup bup ba ba ba ba da da da dah!
You don't fool me
You don't fool me, you don't fool me
Shell take you
You don't fool me, and break you
You don't rule me, you don't fool me
You don't fool me, shell take you
You don't fool me, and break you
Sooner or later you'll be playing by her rules

Baby you don't fool me, yeah
You don't fool me, you don't have to say don't mind
You don't have to teach me things I know
Sooner or later you'll be playing by her rules
Oh, (fool you) oh, (rule you) shell take you (take you)
And break you (break you)
Yeah

Mama said be cool
Mama said shell take you for a fool
Shell take you, and break you
Ba ba ba ba bap bap ba baah
La la la la la lah
You don't fool me
You don't fool me...









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Mittwoch, 25. Februar 2009

CONVOCAZIONE UN GIOCO DI CARTE PER MICKIE

Dal blog autismo por inyeccion




Convocatoria Un juego de cartas para Mickie.

Hace algunas semanas a mi amiga blogera y artista Magarita Garcia Alonso, se le ocurrió convocar un juego de cartas para Mickie. Fue tan gentil de hasta traducirlo al Francés.

"El Mundo de Mickie"

Tratamos de que no existan barreras, de encontrar modos de comunicación y de aprender el mundo de Mickie, nombrando el nuestro.

Las personas interesadas-artistas, infografistas, dibujantes, personas sensibles, Todos, pueden participar enviando un dibujo.

Como cartas de un tarot, en 10 cms x 5cms, con trazos simples, a linea, a crayon, que conformaran un juego, donde estarán presente las emociones y el mundo que nos rodea.

Los blogs pueden afichar la convocatoria, asi como pasarla a escuelas e instituciones...

En Francés:

Convocation.

"Le monde de Mickie", ou Un jeu de cartes pour Mickie.


Nous traitons de que n' existent pas des barrières, de trouver des manières de communication et d' apprendre le monde de Mickie, en nommant le nôtre.


Les personnes intéressées les artistes, graphistes, des dessinateurs, des personnes sensibles, Tous, peuvent participer en envoyant un dessin.


Comme des lettres d' un tarot, dans 10 cm x 5cms, avec des traits simples, à une ligne, à crayon qui façonneront un jeu, où seront présents les émotions et le monde qui nous entoure.


Les blogs peuvent afficher la convocation, et inviter à des écoles et des institutions à nous rejoindre.


Merci.


In Italian:


Convocazione.

"Il mondo di Mickie, o, un gioco di carte per Mickie.

Noi diciamo che non esistono barriere, per trovare mezzi di comunicazione, e imparare e capire il mondo di Mickie, nominando i nostri stessi nomi.

Coloro che sono interessati artisti, grafici, designer, persone sensibili, tutti possono partecipare inviandoci un disegno.

Come le carte di una tarot in 5cms x 10 cm, con linee semplici, una linea a matita, che forma un gioco, dove saranno presenti le emozioni e il mondo intorno a noi.

I vari Blog possono visualizzare la convocazione, e invitare le scuole e le istituzioni ad unirsi a noi.

Grazie.

In English:

A few weeks ago, a blogger and artist friend of mine, Magarita Garcia Alonso, came up with the idea, or convoking a card game for Mickie.

"Mickie's World"

Trying to brake barriers and find ways of communication and learn Mickie's world, by explaining our world.

All persons interested-artists, graphic artists, drawers, sensitive people, All may participate sending a drawing.

Something like Tarot Cards, in 10 cms x 5cms, with simple traces, or a line, a crayon, that will make up the game, where emotions will be present as well as the world around us.

Thank you.



Nota personale:
Inutile dire qui l'importanza di questa iniziativa. Zurama, artista, donna, e mamma impegnatissima che esprime tutto l'amore per il piccolo Mickie, ci insegna tramite il suo instancabile sforzo e grande forza, che si puo lottare per una causa giusta.
E a volte noi dimentichiamo troppo spesso chi ha piú bisogno di noi.

Invito tutti a partecipare a questa iniziativa. Non ci vuole tanto. Bastano pochi click, per aiutare Mickie.

Grazie a tutti!




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INSONNIA

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Questa maledetta insonnia che mi prende di tempo in tempo.
Giá di natura dormo poco, ma a volte non riesco proprio a chiudere occhio.
Prima era facile per me, da ragazzino mi addormentavo leggendo. Notte per notte accendevo il mio bajour, prendevo un libro, leggevo alcuni capitoli, e mi addormentavo dopo una mezz'oretta.
Finivo un libro, ne iniziavo un altro le seguenti notti.

Adesso non c'è libro al mondo che mi faccia crollare.
Vado a lette, mi giro, mi rigiro, chiudo gli occhi, ma il mio corpo rimane teso, i muscoli in contrazione. E non riesco a dormire.

Ho fasi dove dormo, fasi dove le mie 4-6 ore riesco a farmeli. Ma ho anche fasi come adesso, che non riesco bene a dormire. E se mi addormento, mi sveglio troppo spesso.

Ma non mi chiedo perché é cosi. Non ho bisogno di chiedermelo, perché conosco la causa di questo mio stato attuale. È semplice: l'insoddisfazione di cose che vorrei fare, ma che non posso fare al momento per diversi ragioni.
Piani che ho, che ho dovuto rimandare. Che stanno pronti in fase di partenza, che peró devo tenere bloccati per costrinzione. E questo doverli rimandare, mi rende triste.
Fá parte della mia personalitá di non stare fermo. Non per materialismo, questo di certo no. Di questo non ho avuto mai bisogno. Come non anche per opportunismo o egoismo.
Ma per semplice voglia di migliorare la mia qualitá di vita.
Certo, sono cosciente che é solo una questione di tempo per lasciar partire le mie intenzioni. Ma questo dover stare fermo adesso é quasi insopportabile.
Due fino a tre mesi dovró aspettare ancora, spero che passino molto presto.








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Dienstag, 24. Februar 2009

Alanis

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Alanis nasce il 01.06.1974 sotto il nome di Alanis Nadine Morrisette, nel Canada, a Ottawa Ontorio. Alcuni minuti prima del suo gemello Wade. Lei e il suo gemello hanno un fratello maggiore di nome Chad.

Il padre Allan e la madre Georgia, lavorarono per tre anni in Germania nella foresta nera. Insegnavano i bambini di soldati canadesi li.

Il suo primo album uscí nel 1991, portando il semplice Titolo: ALANIS.
Ma il vero successo della Morrisette venne nel 1995, con l'album JAGGED LITTLE PILL.
Dal quale vennero tratti tre brani che la resero famosa. Primo di tutti il brano IRONIC, con un video geniale. Si vede Alanis 4 volte in una auto, che canta sull'ironia della vita;) Poi seguirono HAND IN MY POCKET, e YOU LEARN, sempre dallo stesso album.

Una curiositá della Morrisette é quella, di aver interpretato la parte di Dio, nel film DOGMA, accanto a Ben Affleck, Matt Damon, e Salma Hayek. Un piccolo ruolo dove la si vede solo alla fine, ma molto curioso :)


Il suo ultimo Album é FLAVORS OF ENTLAGLEMENT. Brani bellissimi che la voce stupenda di Alanis rende pieni di vita.

A me personalmente la Morrisette é piaciuta sempre moltissimo. Emane una semplicitá unica, e ha una voce fantastica.
Lontana da tutte quelle stelline-Pop, ha il suo stile, ed emane molta energia.

Qui il brano che la rese famoa: IRONIC

An old man turned ninety-eight
He won the lottery and died the next Day
It's a black fly in your Chardonnay
It's a death row pardon two minutes too late
Isn't it ironic...don't you think


It's like rain on your wedding Day
it's a free ride when you've already paid
It's the good advice that you just didn't take
Who would've throught...it figures

Mr. Play It Safe was afraid to fly
He packed his suitcase and kissed his kids good-bye
He waited his whole damn life to take that flight
And as the plane crashed down he thought
"Well isn't this nice..."
And isn't it ironic...don't you think


Well life has a funny way of sneaking up on you
When you think everything's okay and everything's going right
And life has a funny way of helping you out when
You think everything's gone wrong and everything blows up
In your face
A traffic jam when you're already late
A no-smoking sign on your cigarette break
It's like ten thousand spoons when all you need is a knife
It's meeting the man of my dreams
And then meeting his beautiful wife
And isn't it ironic...don't you think
A little too ironic...and yeah I really do think...


Life has a funny way of my sneaking up on you
Life has a funny, funny way of helping you out
Helping you out




Citizen of the planet - dall'album Flavous of Entlagement

I start up in the north I grow from special seed
I sprinkle it with sensibility
from French and Hungarian snow
I linger in the sprouting until my engine's full

Then I move across the sea
To European bliss
To language of poets
As I cut the cord of home
I kiss my mother's mother
look to the horizon

wide eyed, new ground
humbled by my new surroundings

I am a citizen of the planet
My president is kwan yin
My frontier is on an airplane
my prisons: homes for rehabilitating

Then I fly back to my nest, I fly
back with my nuclear but everything
is different
So I wait, my yearn for home is
broadened, patriotism expanded by
callings from beyond
So I pack my things nothing precious all things sacred

I am a citizen of the planet
My laws are all of attraction
My punishments are consequences
Separating from source the original sin

I am a citizen of the planet
democracy's kids are sovereign
Where the teachers are the sages
And pedestals fill with every parent

And so, the next few years are blurry,
the next decade's a flurry of smells
and tastes unknown
Threads sewn straight through this
fabric through fields of every color
one culture to another

I come alive and I get giddy I am
taken and globally naturalized
I am a citizen of the planet
From simple roots through high vision
I am guarded by the angels
My body guides the direction I go in

I am a citizen of the planet
My favorite pastime edge stretching
Besotten with human condition
these ideals are borne from my deepest within





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Montag, 23. Februar 2009

QUINDICI ANNI FÁ

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Quindici anni fá nacque mio figlio.
Porta il nome di mio padre: GAETANO!

Quando Gaetano é nato, mio padre si commosse quando ha saputo che avevo lo scelto lo stesso nome suo.
In quei anni andavano di moda nomi che portavano attori e cantanti.
Io mi sono detto, perché dare il nome di uno sconosciuto? Preferisco dare il nome del nonno, almeno continua a vivere in lui quel nome :)

Gaetano frequenta la classe 9 di un Ginnasio di Colonia.
Tra qualche mese andrá in Ingliterra a Lowestoft, dove sará ospitato da una famiglia inglese, per uno scambio di studenti, per il quale é stato selezionato, grazie alle sue capacitá linguistiche.

Lui si interessa di informatica, cinema, musica e letteratura sia classica che moderna. Ha letto moltissimi libri per la sua giovane etá.
Conosce le basi musicale sulla chitarra spagnola.
Infatti l'anno scorso tra tutte le classi, dalla quinta fino alla tredicesima, a scuola il primo premio per aver composto una canzone in inglese. Sia per il contenuto, che per la poesia in essa.

Gaetano non é un ragazzo che segue le mode. Non ama molto il Hip-Hop o il Rap. Ha avuto sempre la sua testa e il suo stile. E anche come cucina, preferisce un semplice piatto di pasta, anzi che un menu completa da qualche McDonald.

Aveva dieci dieci anni quando in un ristorante rimproveró il cameriere, perché questo gli aveva portato gli spaghetti alle vongole, insieme con del parmigiano. Chidendo poi al cameriere, se non sapesse che il parmigiano non vá sul pesce :) lol

In piú adora lo sport e le arti marziali. Ha preso alcune lezioni da me, ma ha uno stile tutto suo giá adesso.

La sua insegnante d'arte dice di lui che ha grande talento artistico, che peró non sfrutta come potrebbe. Ma Gaetano non ama questa definizione come artista su se stesso. Lui fece un quadro che criticarono tutti molto interessante per i suoi giochi di fantasia. E lui non trovo altro come risposta quando gli chiesero il titolo di dire: "Lo chiameró l'uomo sconvolto". quando gli chiesero perché quel titolo? lui rspose: perché ero sconvolto! ;)
Quando l'insegnante me lo raccontó, aggiunse che questa é anche la prova di un vero talento. L'artista che non vuole esserlo, ma che esprime se stesso a modo suo.





Bene, oggi ha compiuto i suoi 15 anni, esattamente alle ore 16:00. Era nato un mese prima della data prevista, sotto enormi difficoltá.
E questo é il risultato :)


Qui un brano che lui ama ;)
THREE DAYS GRACE - JUST LIKE YOOU







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Freitag, 20. Februar 2009

LA MORTE, E L'AMORE

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mio padre addolorato davanti alla tomba di mia madre. Sicilia - novembre 2006








Sono momenti di riflessioni in questi ultime settimane. Riflessioni che vanno oltre a solo pensieri. Riflessioni che sono decisive e che possono cambiare la mia vita vissuta sin adesso, da un giorno a l'altro.
Troppe esperienze negli ultimi anni. La morte dei miei genitori mi aveva lasciato un vuoto dentro. Una parte di me era morta insieme a loro. La troppa fatica in poco tempo non mi lasciarono possibilitá di riprendere fiato, di coordinare le mie idee.
Da una perdita che fú quella di mia madre, non ci fu´ tempo di sfogare il mio dolore, perché solo dopo sei mesi la segui mio padre, stroncato da un tumore.
Mio padre stette sette mesi accanto a mia madre in ospedale. Dalla mattina alla tarda sera non si allontanava dal suo fianco. Sopportava le grida e i sbalzi di umore contro di lui da mia madre, che erano dovuti a dei fortissimi farmaci e malattie che dovette sopportare lei.
La decisione di fare un'amputazione alla gamba destra, spettava a mio padre, per salvare mia madre. Ma alla fine quando con molta sensibilitá lo informai dei fatti, vidi un dolore nei suoi occhi che lo rese indeciso. Ma era peró necessario decidere al momento cosa fare.

Il medico chirurgo era stato fin troppo chiaro con me e mio fratello. E le sue parole ci colpirono come un fulmine: "dobbiamo amputare la gamba destra di vostra madre. È inevitabile signori, la cangarena é giá salita sino al ginocchio. O amputiamo, o la perderete nel giro di poco tempo!"
Nell'ultimo tentativo di voler salvare la donna che ci diede la vita, spettó a noi prendere questa ultima decisione, con sentimenti molto misti. Da un lato una grandissima responsabilitá, ma sapendo anche dall'altro lato che era l'unica decisione che potevamo prendere.

Al suo risveglio, quando passó l'effetto dei narcotici, e lei si accorse che le mancava la gamba, pur sapendolo prima, dovettimo subire la sua furia. Ne fú colpito mio padre. Una reazione credo normale a pensarci bene, ma il viso di mio padre lo ricordo benissimo. Quel viso dell'uomo che l'amava alla follia, e che sperava in ogni secondo della giornata, di non perderla.
Le settimane seguenti furono una tortura per lei, come anche per noi. Mamma non era piú se stessa.
I farmaci avevano danneggiato troppo la sua volontá di sopravvivenza. E gridava giorno e notte. Il corpo era diventato immune all'effetto dei narcotici. Voleva scendere dal letto, per sedersi su quella sedia a rotelle. Lei aveva parecchio sovrapeso, e l'unico che era pronto ad accontentarla sollevandola dal letto per metterla sulla sedia, degli infermieri, era Martin.
Un infermiere specializzato per questi casi, che faceva questo mestiere da anni, enorme, di un altezza di quasi due metri, e che era l'unico capace a sollevarla, tra tutti gli altri infermiere.
Quando Martin non c'era, spettava a me fare questo, o a mio fratello. Ma la volontá di aiutare nostra madre, ci rendeva come in trance.
Il medico voleva proibirmelo avvertendomi:
" lei non é Martin, pesa meno di sua madre, e danneggerá la sua schiena sollevandola piú volte al giorno"
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Ma a me e mio fratello non interessava. Quando ero io li, la sollevavo io. Quando non ero li, se ne occupava mio fratello.
Con molta pazienza e cautela, perché non appena la spostavamo, erano dolori atroci per lei, passavano pochi minuti che voleva tornare di nuovo a letto.
Nonostante tutti i tentativi di salvarla, lei morí sotto sofferenze atroci tra le mie braccia, dopo che feci venire le sue due amate sorelle da Roma qui a Colonia, per vederle un ultima volta come lei aveva desiderato. Le dovetti aprire gli occhi, per farle vedere le sue sorelle. E lei diede a loro come segnalo un tono dalla sua voce, incapace oramai di esprimere piú parola.
Due giorni dopo il loro arrivo, mia madre morí.

Cosi facemmo tutti i preaparativi per portare la sua salma in Sicilia. Per seppellirla nella sua terra nativa, come lei aveva desiderato prima di morire.

Partimmo sotto molto stress facendo 600 chilomentri in un auto noleggiata, da Colonia a Berlino. Da lí il volo diretto per la Sicilia. Io, mio padre e mio fratello, e le nostre due zie.
Arrivati giú, organizzazione del Funerale, cartacce da sbrigare (non é come qui in Germania dove ti organizzano tutto quelli dell'agenzia funebre). E credendo che mio padre si era dimagrito parecchio soltanto per la pena della perdita della sua amata compagna.
Dopo il funerale ebbi problemi con mio padre che voleva a tutti i costi rimanere lí in Sicilia, rifiutandosi di tornare in Germania, per stare vicino alla moglie.
Ma noi ci rifiutammo, per nessuna ragione al mondo avremmo lasciato nostro padre settantanovenne solo in Sicilia.
Dovetti promettergli di riportarlo in Sicilia alcuni mesi dopo, per la festa dei morti. Perché ci teneva a vedere se era tutto a posto con la tomba, che non era ancora finita del tutto, perché la lapide ancora in lavorazione. Per essere lui sicuro di aver mantenuto tutte le promesse dato a mia madre.
E cosí fú, dato che ero piú libero come tempo, lo riportai giú a novembre di quell'anno.

Tutto questo sotto molto stress. Papá mi dava una sensazione strana, aveva dolori, ma era un uomo che se li nascondeva davanti a noi. Al ritorno in Germania, contro la sua volontá, gli facemmo fare un TAC completo, perché sentiva disturbi allo stomaco.
Il risultato di quel TAC fú uno shock per tutti noi. Il medico che era un amico abbastanza stretto di famiglia ci disse:
"non capisco come fá ancora a reggersi in piedi vostro padre. Ha un tumore al pancreas avanzato, gli organi tutti giá colpiti, e non dovrebbe essere capace di camminare piú, dal punto di vista medico!"
Cosí non molto tempo dopo, due mesi, quando non poteva piú reggersi in piedi lo portai in ospedale. Fú la prima volta in tutta la sua vita che lui fú come paziente in un ospedale. Fino a li tutti lo definivano, un uomo di ferro. Non aveva mai avuto una malattia prima di allora.
Tempo quattro settimane morí anche lui, senza nemmeno lamentarsi una volta. Cosa che tutti non capivano da dove prendesse le forze per non lamentarsi neanche sotto quei atroci dolori.
Nel giro di quei pochi settimane, vidi mio padre trasformarsi letteralmente in un uomo diverso, non lo riconoscevo piú, aveva le forme come uno che morisse di fame. Questo é ció che fece il tumore al pancreas di mio padre.
Da lí lo portammo anche la sua salma giú in Sicilia. E di nuovo cartaccie da sbrigare, documenti da consegnare, e cosi via. La burocrazia in Sicilia non ci dava neanche il tempo di piangere per nostro padre. Un odissea.
Alcuni diranno, pero al contrario di paesi chiusi, voi siete liberi. Si, questo é vero, ma a quale prezzo alla fine? sotto quali condizioni?! Sembra a volte qui quasi di moda piangendo per questi paesi, alzando la loro bellezza geografica alle stelle con infantile cecitá, ma dimenticare il resto del mondo, come se non esistessero paesi piú interessanti, con non meno destini crudeli nel mondo!!


Nel cimitero del paese trovammo due loculi, dove in uno mettemmo mio padre. E logicamente volevamo spostare mia madre, morta sei mesi prima, dal suo loculo, per metterla accanto a mio padre. Ma anche qui problemi. Dovettimo lottare col comune per ottenere ció che volevamo.
Quando ebbimo il consenso dal comune dopo una lunga lotta, andammo al cimitero per
togliere mia madre dal vecchio loculo. Ma arrivati li, trovammo non tutti i becchini.

Cosi con rabbia, due becchini che furono li, insieme a me e mio fratello, togliemmo mia madre con tutta la bara dal loculo. L'ho tolta io e mio fratello con le nostre mani da li, per metterla accanto a mio padre. Un esperienza atroce per un figlio, questo ve lo garantisco. ho ancora quei ricordi davanti agli occhi!

Nella casa in Sicilia avevo l'impressione di sentire il loro odore, la loro presenza. Ero stanchissimo, e questi dovevano essere gli effetti della nostra fatica.

Dopo qualche settimana tornammo su in Germania. Ma tornammo diversi, eravamo sconvolti, stanchi, e di me tutto questo ha fatto un altra persona, completamente!
Ho pensato da lí alla vita durissima che ebbe mio padre, i sacrifici che fece mia madre, per costruirsi casa giú in Sicilia per tornare dopo pochi anni, che in realtá divennero decenni. E alla fine, per cosa? Non si sono mai potuti godere quella casa fatta con disumana fatica. Tranne nelle ferie estive. Ma alla fine morirono qui, stroncati da malattie, e strappati fuori dalla vita da un Dio crudele, al quale non sento piú da allora molta appartenenza.
Io che ero l'insoddisfazione a volte per i miei genitori. Per quel modo di essere a volte ribelle. Per quella mia voglia di viaggiare, e rallegrarmi alle cose che mi sembravano importanti e interessanti. Loro sempre lavoratori, accaniti a rendere felice se stessi, alla fine, andati via cosí.
Vedere quell'uomo forte che era era mio padre, trasformarsi sul letto di morte letteralmente in uno scheletro, scattó in me un cambiamento di vedere la vita, e le persone e ambiente intorno a me. E divenni in molte cose un altro.
Per mesi tutto questo mi sconvolse. Mi fece riflettere, mi seguiva in molte situazioni, e provocava in mé una rabbia dentro che credevo a volte di dover scoppiare.

Ma sopratutto ho imparato anche che non bisogna giudicare ne nel male, ne nel bene, le persone. Specialmente se non si sanno ció che hanno passato, perché sono diventati diversi, anche qui sia nel bene che nel male.
Amici che non mi sarei aspettato che mi stessero accanto, dopo la morte dei miei genitori mi furono accanto. Portandomi il loro rispetto per la perdita dei miei. Il loro rispetto e il loro affetto che mi aiutó in quel momento.
Amici che la gente reputava cattiva, si sono verificati veri amici.
Mentre amici che reputavano onesti e leali, mai piú visti, neanche visti in quell'occasione. Oggi si vergognano coloro che non vennero, quando per strada i nostri occhi si incorciano. Ma non li condanno.

Quello che seguí dopo, fú la riscoperta di istinti che dormivano dentro di mé per qualche tempo, e che dopo queste esperienze brutte si risvegliarono.
Istinti che avevo messo in standby per molto tempo. Volendo cosi accontentare i miei genitori, di essere quel figlio che loro volevano vedere in me. Loro mi adoravano cosi come ero giá, specie mio padre, che notava la sua somiglianza o i suoi sogni da giovane in me, intendo nello spirito. Ma che peró sempre alludeva al mio poco senso di organzazzione e preoccupazione per il mio futuro. Al mio vivere da oggi a domani, spensierato. Lavorando sempre, ma comunque spensierato.

Dopo la morte di mio padre nel gennaio del 2007, nel periodo estivo, seguirono dopo momenti importanti della mia vita. Momenti dolci che si trasformarono per vari motivi ed errori, dall'uno o dall'altro, amari nello stesso tempo. Incomprensioni e malintesi.
Che peró per nessuna ragione al mondo mi pentirei di averli vissuti. Li rifarei di nuovo, evitando, o cercando di evitare questi errori. Ma la vita si sá, ció che ci riserva una volta, non ci offre mai piú di nuovo. Ma saró senza dubbio per tutta la mia vita, sempre grato per quei brevi momenti felici e indimenticabili. Lo dico con tutto il mio cuore e la mia anima.

Nel novembre del 2007 mi ammalai fortemente.
Nel giro di pochi giorni mi vennero dolori atroci alla testa, sopra gli occhi. Un emicrania che non avevo mai avuto prima in vita mia. Talmente forte che mi provocava nausea. Mi rubava le forze. Avevo notato giá piú di un mese prima questi disaggi che mi rallentavano anche quando mi allenavo, o altro, ma non consideravo importante credendo che fosse solo una fase dovuta ai miei ritmi di vita e sonno non comuni, e che avrei avuto solo bisogno di rilassarmi.
Ma a novembre mi sentivo il sangue dentro letteralmente bollire, accompagnati da questi forti dolori sopra gli occhi.
Dovevo stare al buio quando arrivava il mal di testa. Anche la luce del fuoco di un accendino, mi provocava dolore enormi. Dimagrivo giorno per giorno.
Mi veniva persino difficile andare dal medico, perché non sopportavo la luce di fuori. Nonostante in inverno non era chiaro fuori, ma giá il cielo oscurito, dovevo portare gli occhiali di sole per il forte dolore.
Recandomi dal medico, questo mi mandó da uno specialista. Questo dopo alcuni test oculari mi disse che non capiva bene la causa, e mi diede lo shock della mia vita dicendomi: "potrebbero essere sintomi di un tumore celebrale!"

Capirete che ebbi uno stato di blocco totale. Vidi passare la vita davanti a me. Io gli chiesi: "ma scherza? a parte i dolori di testa, non mi sento come uno che dovrebbe morire nei prossimi mesi".
Lui rispose che la sua diagnosi era questa, e mi ordinó di fare un TAC.


Passarono due settimane pieni di pensieri strani. Mi facevo mille domande, e i dolori non passavano, ma diventavano peggio giorno per giorno. Due medici con la stessa diagnosi, immaginate che allegria in me in quel periodo :S

Quando ebbi un momento dove mi tranquillizzai, dissi alla mia famiglia, nel caso dovesse essere cosi, che io dovessi lasciare questa vita. Di farmi bruciare e buttare via le mie ceneri. Non volevo che i miei figli subbissero gli strapazzi e le fatiche per farmi seppellire giú in Sicilia. Ci saranno le foto per ricordarsi di me! Questo lo dissi per cautela, per tutti i casi insomma.

Dopo due settimane ebbi finalmente l'OK di poter fare quel TAC. Difficile da avere un appuntamento cosi breve. Ma a forza di baldoria, lo consentirono.
Stetti un ora sotto quella macchina che batteva suoni strani. Dopo aver finito, il professore della clinica dove feci quel TAC mi chiamó nel suo ufficio. Andai dentro con molto timore come potete immaginare. Dopo l'esame che riportava quel risultato, con grande sollievo, mi disse che si era trattata di una diagnosi errata dal medico. Mi assicuro:"lei non ha nessun tumore. Risulta sano come un pesce, ed é tutto ok al cento per cento, peró qualcosa deve provocare i suoi dolori, rifaccia gli esami". Quelle parole furono una liberazione totale. Gli chiesi: "allora vado prossimamente dai suoi colleghi e li mando affanculo".
Lui rispose:"assolutamente si, mi avvisi, che ci vengo pure io".


Ma dopo la gioia, venne la rabbia per quello stronzo di medico che mi aveva diagnostizzato quel Tumore per fortuna non esistente.

La notte mi contattó un amica dal sud della Germania in chat. Io le chiesi se potevo telefonarle, sapendo che lei era una che cura le persone con erbe e farmaci omeopatici. Dopo che le raccontai la storia, lei ebbe come spiegazione la risposta: "Salva, i medici hanno sbagliato e non hanno visto il problema che hai. Tu hai un emicrania cluster. Questo tipo di emicrania viene all'ottanta per cento a gli uomini. Si tratta di un infiammazione del nervo oculare. Va curato con farmaci omeopatici, che sono piccoli dosi di veleni di piante. ti serve questo prodotto, e molto magnesio e zinco".

Non ci potevo credere, due medici mi diagnostizzarono per errore un tumore, e la mia amica mi dá la risposta senza nemmeno vedermi. Bene, cosi feci, ordinai i farmaci, segui il dosaggio che lei mi consiglió, e quei dolori se ne andarono nel giro di meno di tre settimane.
Un altro medico di famiglia, mi confermó dopo aver raccontato la storia, che era cluster. E si meraviglió parecchio come una "medica non ufficiale" abbia fatto la diagnosi giusta, mentre i suoi colleghi sbagliarono.
Ringraziai piú volte la mia amica, le telefonai e le chiesi cosa aveva provocato tutto questo? Lei conoscendomi molto bene mi rispose:
"Salva, hai perso i tuoi genitori, hai avuto una fase molto difficile, hai sofferto e l'hai tenuto dentro di te, e poi le cose che mi hai raccontato da mesi, e che tu sai benissimo....!"

Dopo questa cosa, non avrei dormito in pace se non avrei fatto quello che ho fatto. Andai dal medico, gli raccontai che avevo curato quel cluster che loro non avevano riconosciuto, e che lui era uno stronzo.....il resto meglio non si racconta cosa dissi acnora a quello stronzo di un medico!


Bene, alla fine sono esperienze che mi hanno segnato. Che mi hanno fatto cambiare totalmente il mio modo di vedere la vita. La banalitá delle persone, la loro falsitá, e che hanno reso i miei sensi di vedere, ancora piú sviluppati di come lo erano prima.
Mi accorgo subito dei giochini, di chi mette le dita nelle piaghe. Vedo prima le intenzioni di chi vuol far male. Di chi vuole danneggiare, o di chi mira a secondi fini.

Dopo aver superato questi ostacoli e atrocitá che mi ha dato quel entitá chiamata Dio, Allah o Buddá, o chiunque lo chiami diversamente, dopo questo non bastava. Sono stato a volte accusato ingiustamente, condannato da chi non mi conosce realmente, e offeso.

Alla fine alcuni di questi personaggi si stanno sputtanando da soli, cadendo nelle stesse trappole che volevano costruire per far cadere me dentro.
Alla fine forse capiranno cosa vuol dire augurare danni ad altri. Infangare con bugie, o credere ad accuse, senza dar possibilitá a chi é accusato di spiegare o difendersi.
E forse anche a chi mette il dito nelle piaghe, nelle ferite, divertendosi cosi. Alla fine anche loro forse lo fanno perché in realtá altri lo fanno con loro, o anche forse solamente perché non vogliono vedere una persona che vuol stare tranquilla.

Ma non condanno nessuno. Non tutti i mali vengono per nuocore, come si dice da noi in Italia.
E nonostante tutte le cattiverie, quello che ho passato io, intendo le cose brutte come la perdita dei miei genitori, e le sofferenze e malattie, nonostante tutto, non lo augurerei neanche al peggior nemico. Ho visto un cambiamento tramite tutto questo. Trovando anche un buon amico, piú giovane di me, ma che mi ha sostenuto piú volte moralmente, che conobbi poi di persona in Italia, che abita adesso non tanto lontano oltre la frontiera. Lui e la sua dolcissima metá.

Tutto ció che é successo, mi fá sentire come un Lupo. Un Lupo a volte solitario, espulso dal suo branco, che sopravvive per puro istinto di sopravvivenza. Che segue il suo cammino, con tutta la volontá necessaria per superare ostacoli e difficolta. Che osserva, calcola i prossimo passi, e le reazioni prima, di persone e del suo ambiente, prima che avvengano.
Appunto perché la mia esperienza mi ha insegnato le reazioni delle persone. Non tutte le reazioni ovviamente, ma alcuni sono diventati per me piú che scontati.
Sono i miei punti di vista e riflessioni dei quali parlai all'inizio di questo testo.

Io Salva, mi apro con questo racconto personale. Non ho nulla da nascondere, e parlo liberamente di queste mie esperienze. Ci sará forse chi si fará una sua teoria, una sua analisi. Chi dirá che io drammatizzo troppo. Ma é quello che ho vissuto, e non c'è nulla da non capire.
Sará facile per chi non l'ha vissuto non capire tutto questo.
Ma é quello che rende di me un uomo libero.
Questo mio modo di essere, e accettare tutto questo.

Ho iniziato un paio di mesi fá a scriverne una sorta di libro. Non per publicarlo o venderlo. Non credo proprio che ci sarebbe l'interesse necessario, come non credo neanche di avere alcuna capacitá da autore. Questa convinzione, o arroganza, la lascio volentieri ad altri!
Ma semplicemente per lasciarlo come una cronaca delle cose che sono successe, e che trasformarono qualcosa in mé.
In modo che i miei figli, raggiunti un etá matura, leggeranno cosa il loro padre, il loro zio, e i loro nonni hanno vissuto. In modo che imparino da tutto questo.

Un libro che é ispirato alla vita durissima che ebbe mio padre. Sin dalla sua infanzia dove perse il padre, avendo lui solo poco meno di sette anni. Fino alla sua morte fuori dalla sua terra nativa. Una storia come tante storie di persone che lasciarono il loro paese, per cercare un bricciolo di felicitá.

Un racconto che tratta di tre cose semplici e inevitabili del nostro cammino:
Di vita, morte, e amore.


Salva











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Donnerstag, 19. Februar 2009

FALCO

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Johann Hans Hölzel, conosciuto nel mondo della muscia semplicemente con il suo nome d'arte: Falco!

Era un cantante pop che ebbe successo negli anni ottanta/novanta.

Veniva definito come il primo Rapper bianco, anche se in realtá non lo era. Ma thats buisness :)

Falco era molto ironico nelle sue canzoni. E riusciva a unire le sue radici austriaci, con elementi nuovi per quei tempi. Era proprio questo il suo successo della sua musica.

La sua canzone piú famosa fú ROCK ME AMADEUS, ed é ancora oggi la prima e lunica canzone in lingua tedesca che entro in cima dei US-BILLBOARD-CHARTS. Il brano venne venduto con 60.000.000 di copie!

Durante la sua carriera, Falco ebbe alti e bassi enormi. I suoi critici erano tremendi e facevano di tutto per bloccarlo. Ma il publico lo amava troppo. Per la sua arte e stile di Entertainment musicale.

Falco nacque nel 19-02-1957 a Vienna, e morí nel 06-02-1998 a Puerto Plata nella republica domenicana a causa di un incidente d'auto, mentre usciva da un parcheggio con la sua auto, fu travolto da un autobus.



Qui qualche video dei píú famosi brani di Falco :)


Der Kommissar (1982)



Rock me amadeus



Vienna calling


Jeanny





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CHERRY BLOSSOM GIRL

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Uno dei video musicali piú crudi degli ultimi anni é Cherry blossom girl, del gruppo AIR.
L'odissea e il destino di una giovane ragazza.
Il video mostra sogni, e la crudele realtá.


CHERRY BLOSSOM GIRL - AIR (2004)

I don't want to be shy
Can't stand it anymore
I just want to say 'Hi'
To the one I love
Cherry blossom girl

I feel sick all day long
From not being with you
I just want to go out
Ever night for a while
Cherry blossom girl

Tell me why can't it be true

I never talk to you
People say that I should
I can pray everyday
For the moment to come
Cherry blossom girl

I just want to be sure
When I will come to you
When the time will be gone
You will be by my side
Cherry Blossom Girl

Tell me why can't it be true

I'll never love again
Can I say that to you
Will you run away
If I try to be true
Cherry blossom girl

Cherry blossom girl
I'll always be there for you
That means no time to waste
Whenever there's a chance
Cherry blossom girl

Tell me why can't it be true








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Mittwoch, 18. Februar 2009

SMOKE ON THE WATER

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Questo legendario pezzo dei DEEP PURPLE, é stato sempre una delle melodie tra i miei preferiti.

Il videoclip risale al 1973, in una performance di pura musica Rock.

Aumentato prima il volume del vostro pc, per godervi questa sound fantastico ;)
LET'S ROCK :)


SMOKE IN THE WATER - DEEP PURPLE 1973








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GLI EREDI INDEGNI DI ZORRO :)

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Ah come lo adoravo da bambino.
Quel galantuomo di giorno chiamato Don Diego, che di notte si trasformava nel vendicatore dei poveri. Del popolo sottomesso.

Armato con una maschera, un cappello, un mantello, vestito tutto in nero.
La sua arma era la frusta, la spada, il suo cavallo, e il suo umile servo sordomuto che lo copriva.

Erano altri tempi, i tempi di Zorro. Bastava poco per non farsi riconoscere!
Ehi, ma comunque sempre piú inteligente del supereroe americano no? Quello con gli occhiali era Clark Kent, toglieva gli occhiali ed era Superman. Boh, forse negli stati uniti basta poco per rendersi irriconoscibili :)

Ma tornando al nostro eroe Zorro, dal popolo adorato, che lo chiamavano con ammirazione "el Zorro".

Credo che tutti i ragazzini lo ammiravano. E non c'era un carnevale dove non si vedeva un piccolo Zorro, che si medesimava nei panni di quel legendario eroe, correndo contro il vento per sventolare quel mantello nero, muovendo una spada di plastica, gridando: "sono Zorro, tremate...."! :) LOL

Peró a pensarci bene oggi, non era un eroe molto inteligente. Lasciava ovunque il suo segno. La sua famosa Zeta. O su una parete, o sul sedere di qualche povero soldato. Un biglietto da visita insomma.
Infatti se ricordo bene, alla fine fú scoperto.
Molti sospetti di scoprire chi fosse Zorro ricordo, ma alla fine fu beccato quello giusto:)

Ehi, peró era comunque l'eroe della nostra infanzia :)

Adesso invece? dove é finito Zorro?
In giro non si vede piú. Si nasconde direi, ed ogni tanto un suo erede spunta fuori. Non piú su quel mitico cavallo chiamato Tornado, ma magari galoppando, ops, scusate, volevo dire navigando su un Computer.

Peró questi eredi non dimostrano un inteligenza superiore del loro antenato;)
Essere Zorro sicuramente per qualcuno sará pure affascinante. Trasformarsi nella fantasia in un altra persona tenta a volte molti.
Ma quando lasciano il segno, Ahi, li allora si capisce facilmente chi c'e` dietro quella infantile maschera ;)







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Dienstag, 17. Februar 2009

Samstag, 14. Februar 2009

LE COSE DELLA VITA, ....pensando a te

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sono cose della vita, cosi come dice la canzone di Ramazzotti.
Cose che ci capitano, cose umani, reazioni che per colpa di uno o l'altro, si trasformano in tensioni.
Malcomprensioni, e ci si perde in un Tunnel, non sapendo come ci si é capitato dentro, e come mai e perchè sia successo. Specie quando si tratta della persona amata.

Ma nonostante tutto, si mira sempre per la luce, con la speranza di trovare la strada tramite quella luce, sperando di poter tornarci indietro, per poter proseguire quella via che ci rendeva felici.
Una volta li, ci si puó abbandonare e dire al destino:
"ok, adesso sono qui, portami dove il mio cuore ti supplica di arrivare!"

Un buon San Valentino a tutti.
Che quella luce della felicitá non si spenga mai, e che vi porti ovunque i vostri desideri mirano di essere!

Salva




COSE DELLA VITA - RAMAZZOTTI/TURNER (1997)

Sono umane situazioni
Quei momenti fra di noi
I distacchi ed i ritorni
Da capirci niente poi
Gia come vedi
Sto pensando a te...si...da un po'

They're just human contradictions
Feeling happy feeling sad
These emotional transitions
All the memories we've had
Yes, you know it's true
I just can't stop thinking of you

No I just can't pretend
All the time we spent could die
Wanna feel it again
All the love we felt then

Confinanti di cuore solo che ognuno sta
Dietro gli steccati degli orgogli suoi
Sto pensando a te
Sto pensando a noi

Sono cose della vita
Vanno prese un po' cosi
Some for worse and some for better
But through it all we've come so far
Gia...come vedi
Io sto ancora in piedi perche

Sono umani tutti i sogni miei
Con le mani io li prenderei, si perch¨
What's life without a dream to hold?
Take my hand and never let me go

It's part of life together
But what future does it hold?
Sono cose della vita
Ma la vita poi dov'e

Yes, you know it's true
I just can't stop thinking of you
Questa notte che passa piano accanto a me
Cerco di affrontarla, afferrarla
If our hearts miss a beat
Or get lost like a ship at sea
I wanna remember, I can never forget

Can't stop thinking of you
Sto pensando a noi
Can't stop thinking of you
Can't stop







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Freitag, 13. Februar 2009

UNA GIORNATA DI M....

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Si, proprio cosi definerei la giornata di ieri!

Mi sveglio mezzo stonato dall'insonnia. Ricevo telefonate per un eventuale appuntamento di lavoro, che si rivela del tutto non interessante. Non soddisfacente ne come offerta, ne come logica.
Poi sminuizioni. Lavori non apprezzati, e malintesi. Una giornata da dimenticare insomma!!

E per completare il tutto, oggi pure venerdi 13esimo, dovendo sentire cavolate dalle persone qui nella mia cittá, che oggi sarebbe una giornata sfortunata. Che loro oggi devono essere cauti. Mah!! Non smettero mai di meravigliarmi delle credenze e filosofie comuni.

Certo che la settimana é iniziata bene, e finita male.
E a me dá solo una motivazione tutto questo: Salire nella mia automobile, con il necessario come bagagli, e partire via! Spontaneo, senza meta, cosi come piace fare a me!

Purtroppo non posso adesso. No money, no funny! Ma ci lavoro sopra, e verrá molto presto quel giorno che mi sveglieró, butteró qualche paio di Jeans nella borsa, qualche camicia, e scappo via da qui!




UNA GIORNATA UGGIOSA - LUCIO BATTISTI (1980)

Sogno un cimitero di campagna e io là
all'ombra di un ciliegio in fiore senza età
per riposare un poco 2 o 300 anni
giusto per capir di più e placar gli affanni
Sogno al mio risveglio di trovarti accanto
intatta con le stesse mutandine rosa
non più bandiera di un vivissimo tormento
ma solo l'ornamento di una bella sposa
Ma che colore ha una giornata uggiosa
ma che sapore ha una vita mal spesa
Ma che colore ha una giornata uggiosa
ma che sapore ha una vita mal spesa
Sogno di abbracciare un amico vero
che non voglia vendicarsi su di me di un suo momento amaro
e gente giusta che rifiuti d'esser preda
di facili entusiasmi e ideologie alla moda
Ma che colore ha una giornata uggiosa
ma che sapore ha una vita mal spesa
Ma che colore ha una giornata uggiosa
ma che sapore ha una vita mal spesa
Sogno il mio paese infine dignitoso
e un fiume con i pesci vivi a un'ora dalla casa
di non sognare la Nuovissima Zelanda
Per fuggire via da te Brianza velenosa
Ma che colore ha una giornata uggiosa
ma che sapore ha una vita mal spesa









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IL SENSO DELLA VITA......

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Il senso di questa vita, una domanda, una ricerca che si sono posti giá tutti credo. In fasi difficili.
In cambiamenti della nostra vita. In cose che ci sono capitati e che ci fanno capovolgere il nostro mondo, e modo di pensare.
O anche, che ci fá dubitare, sognare o sperare, su nostre opinioni, punti di vista, aspettative, speranze, sogni, storie, accuse, giudizi, e amore.

Il senso di questa vita. Come milioni prima di me, non posso altro fare che suggerirmi la domanda, ogni giorno di nuovo. A volte di piú, a volte di meno.
Ma é una domanda sulla quale rifletto spesso.

E sinceramente dubito che ci sará mai una risposta veramente soddisfacente.

Certo, qualcuno dirá: per ogni persona ce un senso diverso della vita! D'accordo! ma se questo senso viene raggiunto? se si crede di aver finalmente trovato il senso individuale? Cosa ce dopo?

E se si trova un senso? e questo crolla? si ricomincia da capo? si riprende? e con quale forza?

Forse,.. si, forse, é la domanda piú frequente che ci facciamo. Forse rispecchia un pó le nostre speranze. Capovolgere tutto per trovare la felicitá.

E forse, é proprio questa domanda, che ci dá l'energia vitale per continuare nella vita. La domanda che ci fá crollare, rialzare, e continuare a lottare per ció che sogniamo e amiamo, e che vogliamo veramente.



UN SENSO - VASCO ROSSI (2004) "colonna sonora di "NON TI MUOVERE"

Voglio trovare un senso a questa sera
Anche se questa sera un senso non ce l’ha

Voglio trovare un senso a questa vita
Anche se questa vita un senso non ce l’ha

Voglio trovare un senso a questa storia
Anche se questa storia un senso non ce l’ha

Voglio trovare un senso a questa voglia
Anche se questa voglia un senso non ce l’ha

Sai che cosa penso
Che se non ha un senso
Domani arriverà...
Domani arriverà lo stesso
Senti che bel vento
Non basta mai il tempo
Domani un altro giorno arriverà...

Voglio trovare un senso a questa situazione
Anche se questa situazione un senso non ce l’ha

Voglio trovare un senso a questa condizione
Anche se questa condizione un senso non ce l’ha

Sai che cosa penso
Che se non ha un senso
Domani arriverà
Domani arriverà lo stesso
Senti che bel vento
Non basta mai il tempo
Domani un altro giorno arriverà...
Domani un altro giorno... ormai è qua!

Voglio trovare un senso a tante cose
Anche se tante cose un senso non ce l’ha







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Mittwoch, 11. Februar 2009

TOTAL ECLIPSE

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Quando l'eclissi avvolge il cuore.....



TOTAL ECLIPSE OF THE HEART - BONNIE TYLER (1983)








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Montag, 9. Februar 2009

NELLY

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Nelly Furtado, grandissimo talento, e bellezza. Un mix perfetto per il mondo del Showbiz.

Il curriculum di Nelly sembra tratto da un libro.
Nasce nel 2-12-1978, come terza figlia degli emigrati portoghesi Maria Manuela, e Antonio José Furtado.
Il suo nome lo ottiene dai genitori per l'atleta russa Nelli Kim.

I genitori scapparono nel 1967 per via del regime-Salazar da Sao Miguel, per il Canada.
Dato il suo backround etnico, e l'appartenenza sociale dei gionitori, madre donna delle pulizie, e padro lavoratore di pietre, la piccola Nelly venne influenzata da tutto questo. I suoi genitori la educarono con la filosofia che andrá avanti nella vita solo lavorando duramente.

Nelly frequentó la Mount Douglas Secondary School, e inizió giá a soli 12 anni a lavorare insieme con la madre come donna delle pulizie, nel Robin Hood Motel a Victoria. Questá attivitá la fece per otto anni.

Durante la sua adoloscenza, Nelly soffriva di forti depressioni, e problemi con i suoi genitori. Per questo dopo aver finito la scuola nel 1996, lascia la casa famigliare, e vá a vivere dalla sorello a Toronto.

Nel 1997 torna dai genitori e inizia a studiare nel Camosun College. Ma poco dopo, confronta i suoi genitori con la sua intenzione di lasciare gli studi e concentrarsi solo alla musica. I genitori furono daccordo, dato che avevano sempre criticato il suo modo di studiare.

Nelly Furtado parla perfettamente inglese e portoghese. In piú la sua musica l'ha anche interpretata in lingua spagnola e in lingua Hindi.
Inizio ad interessarsi da piccola per la musica, dato che lo zio e il nonno erano musicisti, e la madre cantava in un coro. Cosí nelli ottenne lezioni di pianoforte. Dall'etá di sette anni in poi, imparo anche a suonare diversi istrumenti. In piú era membro di una banda musicale portoghesa. Poi inmparó anche diversi balli tradizionali del Portogallo.

A 12 anni inizió a scrivere le sue canzoni. Inizio prima con la musica Pop, per continuare con R&B, Hip-Hop e anche musica brasiliana.
Durante una vacanza estiva in Europa, conobbe in Portogalle la musica tradizionale locale, il Fado.

Tutte queste influenze, fecero di Nelly Furtado l'artista che oggi tutti conoscono.

In piú si interessa anche del mondo del cinema, dove tra un interpretazione per una telenovela portoghese, ha fatto anche giá i primi passi nel cinema internazionale. Come ultmamente nel Film "MAX PAYNE".

Il mio brano preferito di Nelly é senza dubbio:
ALL GOOD THINGS (COME TO AN END), del 2006, che venne premiato con il ECHO! E che sembra rispecchiare un póco della strada che lei fece!

Ed é una delle mie canzoni preferite, proprio per il significato del testo!!

ALL GOOD THINGS "COME TO AN END" - NELLY FURTADO (2006)

Honestly what will become of me
Don't like reality
It's way too clear to me
But really life is daily
We are what we don't see
Missed everything daydreaming

Refrain:

Flames to dust
Lovers to friends
Why do all good things come to an end
Flames to dust
Lovers to friends
why do all good things come to an end

Traveling I only stop at exits
Wondering if I'll stay
Young and restless
Living this way I stress less
I want to pull away when the dream dies
The pain sets in and I don't cry
I only feel gravity and I wonder why

Refrain:

Flames to dust
Lovers to friends
Why do all good things come to an end
Flames to dust
Lovers to friends
why do all good things come to an end
Come to an end
Come to an
Why do all good things come to an end
Come to an end
Come to an
Why do all good things come to an

Well the dogs were whistling a new tune barking at the new moon
Hoping it would come soon so that they could die
Dogs were whistling a new tune barking at the new moon
Hoping it would come soon so that they could die

Refrain:

Flames to dust
Lovers to friends
Why do all good things come to an end
Flames to dust
Lovers to friends
Why do all good things come to an end
Come to an end
Come to an
Why do all good things come to an end
Come to an end
Come to an
Why do all good things come to an ...

Well the dogs were barking at the new moon whistling a new tune
Hoping it would come soon
Well the dogs were barking at the new moon whistling a new tune
Hoping it would come soon
So that they could die





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CRAZY ;)

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Aerosmith, publicarono questa canzone nel 1994. Nel video interpretano Alicia Silverstone, e Lyv Tyler. Quest'ultima stessa, figlia del cantante dei Aerosmith Steven Tyler.
Il video li rese entrambi famosi. Anche se la Silverstone ultimamente non si sente e vede spesso. Al contrario la Tyler é rimasta famosissima.

Qui sotto il video originale degli Aerosmith: CRAZY








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Samstag, 7. Februar 2009

SARÁ

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Sarà, una delle piú belle canzoni del grande Pino Daniele. Uscita nel 2001.


dedicata


Sarà - Pino Daniele (2001)


Sara non piangere
Tienimi chiuso
dentro questa stanza
Rompi i tuoi giochi contro
l'arroganza del mondo
Che è pieno di
Cose inutili da fare
Cose inutili da dire
Quante cose inutili
abbiamo nella testa
ma il tuo sorriso resta
In the middle of the night
In the middle of the night
In the middle of the night
Sara devi crescere
imparerai a guardare il cielo
Ad inseguire un sogno vero
nelle cose della vita
Cose inutili da fare
Cose inutili da dire
Quante cose inutili
che abbiamo nella testa
Ma il tuo sorriso resta
In the middle of the night
In the middle of the night
Sei così fragile Sei così fragile
Sara sarà.. Sara sarà,
sarà sarà..
Sara sarà.. Sara sarà,
sarà sarà sarà..
Cose inutili da fare
Cose inutili da dire
Quante cose inutili
che abbiamo nella testa
Ma il tuo sorriso resta
In the middle of the night
In the middle of the night
In the middle of the night
Sara sarà.. Sara sarà,
sarà.. sarà
Sara sarà.. Sara sarà,
sarà sarà sarà
Cose inutili da fare
Cose inutili da dire
Quante cose inutili
abbiamo nella testa
Ma il tuo sorriso resta
In the middle of the night
In the middle of the night
In the middle of the night





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Freitag, 6. Februar 2009

È TUTTO COSI FACILE??







Da ragazzino, ascoltando gli adulti che parlavano tra di loro, afferrai una frase che mi fece riflettere molto anni dopo. Perché dipendentemente da situazioni ed esperienze con persone, mi tornava in mente sempre.
La frase era la seguente:
LE PERSONE SONO FACILE DA CALCOLARE, TUTTI!

Oggi, piú che prima, mi rendo conto del significato di queste parole.
Ogni persona é un individuo unico, con il suo carattere, il suo modo di pensare, il suo stile.
Eppure, il comportamento collettivo, le reazioni generali, sono sempre uguali. (Almeno cosi farebbe pensare quella frase).

Reaggiscono uguali a determinati imput. Reazioni calcolabili in tutti, con le stesse perspettive da aspettarsi, senza grande differenza.
Esempi per questa teoria possono essere tanti. Dall'esempio piú banale, singolo, elementare, fino all'esempio piú complicato.

I mezzi o modi, sono alquanto diversi, come anche i tempi.

L'intenzione é manipolabile in diverse circostanze, rendendo cosi il chiedente, da protagonista della situazione desiderata.

Ecco, la vita sarebbe molto facile, se fosse cosi scontato gestirla.
Invece capita spesso che una situazione si trasforma in un anomalia.
E qui entra una famosa frase in scena, per colui che verrá colpito da una situazione del genere: MI É CROLLATO IL MONDO ADDOSSO!
Una frase che spiega la l'inaspettata situazione atroce.

Magari una cosa che si desiderava, la quale era diventata scontata, quindi gestibile a piacere nostro, da un giorno in un altro diventa una cosa irragiungibile per diversi motivi. E chi subisce questa situazione, diventa privo di orientamento in quel momento. Non si arriva a capire cosa sia successo, quali prossimi passi saranno quelli da prendere.
Uno stato di trance totale, dove la quotidianitá della vita diventa senza alcuna importanza.
Vuol dire, che dove prima ci si poteva muovere con soddisfacente leggerezza, perché si era felice, sicuri di se, sicuri di essere vicino alla desiderata felicitá.
Da un momento che la situazione si riempie di tensione, ci si deve muovere con i famosi piedi di piombo. Questo perché ogni piccola frase o parola espressa senza cattive intenzioni, puó diventare per chi si vuole riconquistare, materiale in piú per costruire il muro che stá tra noi, e la persona desiderata, e anche ancora piú alto e insuperabile di prima!

Diversi fattori come influenze esterne, condizionano la negativitá e rendono la situazione ancora piú pesante.

Quindi il detto o la frase del titolo di questo post, diventa cosi di poco valore. Perché ci si trova a tutt'altro di cio che la frase del titolo ci voglia suggerire.
Cioé, facilitá nel gestire persone, o rapporti umani.

Alla fine tutto questo ci fá capire solo una cosa.
Che la vita nel suo insieme, non é facile da superare, come alcuni vorrebbero credere.
Bisogna lottare sempre purtroppo. Essere sinceri con se stessi, e non lasciarsi giudare fuori strada da altri.

La propria felicitá forse la si trova solo cosi.
Consigli di altri vanno bene, ma alla fine ció che ci rende felice, dobbiamo scoprirlo noi, ognuno di noi, a costo di non accontentare ció che altri si aspettano, nei passi futuri che faremo.
Anche a costo di essere giudicati male.






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UN ANGELO LEGATO A UN PALO

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Veruska Pieroni, conosciuta con il suo nome d'arte Veruska! nasce nel 1975 in Sicilia, e inizia giá ad iniziare a cantare all'etá di 17 anni, in vari locali di musica, live.

Si diploma dopo alle magistrali, ed inizia a studiare lingue all'universitá.
Ma il suo sogno rimane sempre quello della cantante. Cosi incontra Gianni Bella, e inizia a lavorare con lui sei anni. Incontra poi Claudia Mori, la moglie di Celentano, e realizza il suo primo album intitolato: VERUSKA.

Nel 2004 propono il suo brano "un angelo legato a un palo", scritto da Mogol e Gianni Bella, al Festival di San Remo.
Purtroppo come spesso succede a San Remo, il brano non arriva ai primi posti. Ma nonostante questo errore della giuria Sanremese, viene amato dalle persone, per la fantastica voce di Veruska, e il bellissimo testo, dal punto di vista di una donna.



UN ANGELO LEGATO A UN PALO - VERUSKA (2004, live)


Tu mi parlavi ed io
ti credevo sincero
troppo stupida
Ogni parola tua
specialmente di sera
mi portava via...
mi portava via...

Quanto è cresciuto il bene
questo bene vivendo insieme
quanto tu mi manchi adesso amore
mi sorprende...

Dentro il mio cuore sai,
è scoppiata una bomba
devastante credi...
proibito piangere...
Su quel giardino ormai
più nessuna colomba.
Vien da piangere...
Vien da piangere...

Senza piangere sola
come un passero sopra un melo
come un angelo legato a un palo

sola...
da sola,
il mio cuore adesso vola
leggero...
e conosce nel dolore, l'amore
e mi vien voglia di aiutare
e viene voglia di pregare
e mi vien voglia di allargare le mie
braccia a tutti.

Sola
da sola,
il mio cuore adesso vola.

Tu camminavi ed io
son rimasta schiacciata
Io lucertola,
sei incolpevole, lo so
stavo distesa lì
proprio al sole nel prato
sono cose che accadono
purtroppo

Senza piangere sola
come un passero sopra un melo
come un angelo legato a un palo

sola...
da sola,
il mio cuore adesso vola
leggero...
e conosce nel dolore, l'amore
e mi vien voglia di aiutare
e viene voglia di pregare
e mi vien voglia di allargare le mie
braccia a tutti.

Rip. Sola...







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Mittwoch, 4. Februar 2009

SMACK........(v.m. 18) uncensored!




Uno dei piú scandalistici video della storia dei videoclip, e´ senza dubbio il video musicale del brano "smack my bitch up", del gruppo inglese "the prodigy"!

Immagini disturbani, duri, e molto espliciti!

Il video mostra dal punto di vista di una persona, una notte piena di eccessi, iniziando in una stanza da bagno. Prende alcolici e cocaina.
Poi si tuffa nella notte di una Londra decadente. Segnato da droga, sballo, e moleste sessuali.

Alla fine dopo una notte focosa con una stripper, si scopre il mistero. Nello specchio si vede che la progonista era una donna.

La regia del video é di Jonas Akerlund, e venne premiato con il MTV VIDEO MUSIC AWARD.

Il testo é semplice e un pó banale: change my pitch up, smack my bitch up. Il resto é musica con elementi arabi.


Il video contiene immagini molto forti. Sconsigliabile per persone sensibili :)

Qui la versione integrale, completa senza censura. Molto rara trovarla su Internet, e chissá per quanto tempo ancora ;)

smack my bitch up - the prodigy (1997)







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Dienstag, 3. Februar 2009

RANDY PAUSCH - UNA LEZIONE DI VITA

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Randy Pausch,

nato il 23.10.1960 a Baltimore (Maryland), morto il 25 luglio 2008 in Cherspeake (Virginia)
Randy era un professore di infromatica dell'universitá di Pittsburgh.

Un uomo che ha sempre lottato per le sue visioni, e che ha anche raggiunto fino alla fine.

La particolaritá di questo grande personaggio, ha voluto lasciare una lezione di vita prima della sua morte.
Nel 2006 gli fú diagnostizzato un tumore al pancreas. Lui si sottomise a delle cure, ma dopo che nel agosto del 2007 furono scoperte nuove metastasi, si capí che una guarigione era diventata impossibile.

Nel 18 settembre del 2007, Pausch fece la sua ultima conferenza davanti a 400 persone. Il tema: fare tutto al che i tuoi sogni d'infanzia diventino realtá!

E quello che presentó, e disse, é semplicemente da non perdere.
Se ci si aspetta un uomo triste, depresso per l'arrivo della sua morte, ci si sbaglia. Vedrete un uomo pieno di energia, e di buon umore. Un esempio di coraggio in assoluto!!

Ecco a voi il grande regalo che lascio questo coraggioso uomo al mondo:

Inserisco lo stesso video, due volte con sottotitolo spagnolo, e italiano.
Da non perdere!!

Randy Pausch - Espanol


Randy Pausch - Italiano






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