Sonntag, 21. Dezember 2008

IL PESCATORE E IL TURISTA

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Heinrich Theodor Böll, nato il 21 dicembre 1917 a Colonia, morto nel 16 luglio 1985 a Kreugau-Langenbroich.
Era uno scrittore e traduttore tedesco. E´ considerato come uno dei piú importanti scrittori del dopoguerra.
Nel 1972 ottenne il premio nobel della letteratura.

Link Wikipedia per gli amici di lingua spagnola e portoghese, su questo grande personaggio.



A volte e´ proprio la letteratura che ci insegna le piccole, ma importante, cose della vita.
Come anche uno dei brevi racconti di questo grande scrittore, IL PESCATORE E IL TURISTA, che voglio postare oggi. La letteratura e´ bella quando fa´ emozionare, divertire, quando coinvolge, e sopratutto quando fa´ riflettere.

A me da ragazzino questo racconto diede proprio queste sensazioni, e oggi lo voglio condividere con gli amici e visitatori del mio modesto Blog.



Il pescatore e il turista, di Heinrich Böll:


In un porto della costa occidentale europea un uomo vestito
poveramente se ne sta sdraiato nella sua barca da pesca e
sonnecchia.
Un turista vestito con eleganza sta appunto mettendo una nuova
pellicola a colori nella sua macchina fotografica per fotografare
quella scena idillica: cielo azzurro, mare verde con pacifiche,
candide creste di spuma, barca nera, berretto da pescatore rosso.
Clic. Ancora una volta: clic, e siccome non c’è due senza tre, ed
è sempre meglio essere sicuri, una terza volta: clic.
Quel rumore secco, quasi ostile sveglia il pescatore mezzo
addormentato, che si drizza pieno di sonno, cerca, pieno di
sonno, il suo pacchetto di sigarette, ma prima di averlo trovato
lo zelante turista gliene mette già un altro sotto il naso, gli
ha infilato una sigaretta non proprio in bocca ma tra le dita, e
un quarto clic, quello dell’accendino, conchiude quella sollecita
cortesia. Quell’eccedenza quasi impercettibile, assolutamente
indimostrabile di scattante cortesia ha provocato un irritato
imbarazzo che il turista, il quale conosce la lingua locale,
cerca di superare entrando in conversazione.
Oggi lei farà una buona pesca.
Il pescatore scuote la testa.
- Perché? Non uscirà al largo?
Il pescatore scuote la testa; crescente nervosismo del turista.
Deve stargli proprio a cuore il bene di quell’uomo poveramente
vestito, e certo lo tormenta il pensiero di quell’occasione
perduta.
- Oh, lei non si sente bene?
Finalmente il pescatore passa dal linguaggio dei segni alla
parola articolata. - Mi sento benone, - dice. - Non mi sono mai
sentito meglio
- . Si alza, si stira come per far vedere l’
atleticità del suo fisico. - Mi sento una cannonata.
Il volto del turista assume un’espressione sempre più infelice,
non può più reprimere la domanda che, per così dire, minaccia di
fargli scoppiare il cuore: - Ma allora perché non esce al largo?
La risposta arriva subito, asciutta. - Perché l’ho già fatto
stamattina.

- E’ stata una buona pesca?
- Talmente buona che non ho bisogno di uscire un’altra volta, ho
preso quattro aragoste, quasi due dozzine di maccarelli…

Il pescatore, finalmente sveglio, ora si scioglie e dà qualche
rassicurante pacca sulla spalla al turista. La sua faccia
preoccupata gli sembra l’espressione di un’ansia magari fuori
posto ma commovente.
- Ne ho persino abbastanza per domani e dopodomani, - dice per
sollevare l’animo dello straniero. - Fuma una delle mie
sigarette?

- Sì, grazie.
I due mettono in bocca le sigarette, un quinto clic, lo straniero
si siede scotendo la testa sul bordo della barca, mette da parte
l’apparecchio fotografico perché adesso gli servono tutte e due
le mani per dare forza al suo discorso.
- Io non voglio immischiarmi nei suoi affari privati, - dice, -
ma immagini di uscire al largo, oggi, una seconda, una terza,
magari una quarta volta e di pescare tre, quattro, cinque, forse
addirittura dieci dozzine di maccarelli… se lo immagini un po’.

Il pescatore annuisce.
- Faccia conto, - continua il turista, - che non solo oggi, ma
domani, dopodomani, in ogni giorno favorevole lei esca al largo
due, tre, magari quattro volte… Io sa che cosa succederebbe?

Il pescatore scuote la testa.
- In un anno al massimo lei potrebbe comprarsi un motore, entro
due anni una seconda barca, fra tre o quattro anni lei potrebbe
forse avere un piccolo cutter, con le due barche o il cutter lei
naturalmente pescherebbe molto di più. Un bel giorno lei avrebbe
due cutter, e allora…
- L’entusiasmo gli strozza la voce per
qualche istante. - Allora lei si costruirebbe una piccola cella
frigorifera, magari un affumicatoio, più tardi una fabbrica di
pesce in salamoia, andrebbe in giro nel suo elicottero personale,
scoprirebbe dall’alto le schiere di pesci e lo comunicherebbe via
radio ai suoi cutter. Potrebbe acquistare il diritto alla pesca
del salmone, aprire un ristorante specializzato in pesce,
esportare direttamente a Parigi, senza intermediari, le aragoste;
e poi… - Ancora una volta l’entusiasmo impedisce allo straniero
di parlare. Scotendo il capo, afflitto nel profondo del cuore,
avendo già quasi perso il piacere delle vacanze, guarda le onde
che avanzano dolcemente e dove è tutto un allegro guizzare di
pesci non pescati.

- E poi, - dice, ma ancora una volta l’eccitazione lo rende muto.
Il pescatore gli batte sulla schiena come a un bambino a cui sia
andato un boccone di traverso.
- Che cosa? - gli chiede sottovoce.
- E poi, - dice lo straniero con un entusiasmo estatico, - e poi
lei potrebbe starsene in santa pace qui nel porto, sonnecchiare
al sole… e contemplare questo mare stupendo.

- Ma questo lo faccio già, - dice il pescatore, - me ne sto in
santa pace qui nel porto e sonnecchio, è solo il suo clic che mi
ha disturbato.

Il turista così ammaestrato se ne andò via pensoso, perché un
tempo anche lui aveva creduto di lavorare per non dover più
lavorare un giorno, e in lui non restava traccia di compassione
per quel pescatore poveramente vestito, solo un poco d’invidia.






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4 Kommentare:

lys hat gesagt…

Bueno Salva, he tenido que ir a la wailkipedia, allí he leído sobre la vida y obra de Heinrich Theodor Böll,

vivió en Colonia, osea, en tu ciudad.

Si puedo leeré algo de el.


Un saludo lindo

Salva hat gesagt…

Si, era un "kölche jung", un "ragazzo" di Colonia, come dicono qua in dialetto che si parla a Colonia :)

Böll era un grande Lys. Molto profondo, ma mai noioso. Ti piaceranno molto le sue opere.

Saluti,
Salva

Anonym hat gesagt…

La ringrazio per Blog intiresny

Anonym hat gesagt…

necessita di verificare:)